Sappiamo che un’azienda, un piccolo imprenditore, un libero professionista, quando hanno a che fare con dei crediti da riscuotere possono scegliere di intraprendere due strade, anche dopo essersi affidati a società di riscossione del credito: procedura giudiziaria (seguita ad un’azione legale) oppure attività stragiudiziale. Vediamo in cosa si contraddistinguono queste due aree e tipi di azione.
La procedura giudiziaria che un’azienda deve seguire per recuperare il suo credito è essenzialmente legata al decreto ingiuntivo, il cui ricorso, notifica ed eventuale opposizione, determinano la messa in moto di una procedura costosa, (contributi, marche da bollo e spese legali) al termine della quale, dopo lungaggini infinte, non si è raggiunto l’obiettivo. Lo stesso percorso giudiziario spetta al privato che, con un atto di citazione, entra in meccanismo il più delle volte infruttuoso e che comunque ha un costo elevato. Facciamo un esempio che meglio potrà aiutare a comprendere ciò di cui stiamo parlando: per intraprendere un’azione legale di piccolo importo, dai 1.000 ai 5 mila euro, si potranno avere dei costi di spese vive che variano dai 300 ai 500 euro. Con l’attività stragiudiziale si propone, invece, un costo medio notevolmente ridotto, considerando che non verrà intrapresa alcuna attività giudiziaria.
La Cmbi, grazie al suo software di gestione del credito e al suo metodo di affiancamento a studi legali, mette in atto anche la procedura stragiudiziale, consentendo al creditore di approcciarsi al recupero del credito con i soli costi previsti sul recuperato. Ricordiamo infine che un ulteriore profilo di convenienza risiede nel fatto che i tempi di realizzo, che normalmente si aggirano intorno ai 18 mesi, con il nostro modello di recupero credito si riducono a circa tre mesi, 90 giorni. Affidati a noi di Cmbi e fai centro nel tuo business!
A cura dell’ addetto stampa CMBI – dott.ssa Jenny Giordano